Ciao a tutti, rieccomi qua su La Cartella.
'Sti giorni sono giorni di fuoco, sto lavorando dalla mattina alla sera e pure i miei blog soffrono la mia mancanza. Devo ancora fare il resoconto della seconda settimana di Workshow a Lucca, pure! Tra i tanti lavori di questo mese, come al solito era presente la buona Fiordaliso... oggi infatti vi regalo un piccolo tutorial scoutizzato.
'Sti giorni sono giorni di fuoco, sto lavorando dalla mattina alla sera e pure i miei blog soffrono la mia mancanza. Devo ancora fare il resoconto della seconda settimana di Workshow a Lucca, pure! Tra i tanti lavori di questo mese, come al solito era presente la buona Fiordaliso... oggi infatti vi regalo un piccolo tutorial scoutizzato.
Ebbene, c'era una volta una bozza:


Ora il nostro esploratore non si chiama più Peter... ma la sindrome da uomoragno è passata al ragazzino alle sue spalle, che si arrampica nella costruzione solidissima issata dai baldi giovani scout. Questa è utopia... nella realtà attuale, dei ragazzini scout creerebbero uno strumento di morte fatto di legno e corde, che alla prima giornata di campo imploderebbe nel silenzio della notte! E comunque, la matita mi ha convinto e quindi son passato al tavolo luminoso... oh il caro tavolo luminoso che sflhassha i miei occhi (come si scrive, "sflèscia"? Così si capisce di più? Insomma, mi accieca!). Creo il clean-up dell'illustrazione, ossia una beeeella matita definita, nella carta adatta all'acquarello, Fabriano 4 grana fine, misto cotone... forse siamo sui 300 grammi. O forse qualcosina di più, non ricordo. Dispongo i miei bicchierini da caffè al lato del foglio (che uso per preparare i colori), acqua, pennelli, acquarelli ed Ecoline, cuffie in testa... e ne è venuto fuori questo.

Solitamente, parto dai colori base dei protagonisti. Stabilisco prima di tutto da dove arriverà la luce. il tipo e la quantità di luce che ci sarà nella scena. Questa è un esterna, ma siamo quasi in zona tramonto. Comunque, do i colori base ai personaggi e agli oggetti di scena (in questo caso, i pali). Dopodiché comincio con le ombre (nel caso dell'acquarello, le luci sono nel bianco del foglio): parto con la pelle, vestiti, capelli e oggetti di scena. Poi arriva il turno dello sfondo, che in questo caso era cielo, nuvole e qualche fogliolina, quindi non c'era tanto da fare. Un po' di arancio e rosa per l'effetto "nuvole illuminate dal sole che tramonta" e eccoci qua.
Tutto questo (più altre 2 illustrazioni simili, sempre con la stessa tecnica e un'altra "photoshoppata") nel giro di un giorno e mezzo. Qual'è il nemico naturale del disegnatore? La scadenza.
Tutto questo (più altre 2 illustrazioni simili, sempre con la stessa tecnica e un'altra "photoshoppata") nel giro di un giorno e mezzo. Qual'è il nemico naturale del disegnatore? La scadenza.
L'inchiostrato Bremmi.