giovedì 26 febbraio 2009

"Non voglio mica la luuunaaa..." (riciclo di post)

Ecco due dei tanti disegni che ho preparato per il prossimo libretto targato Fiordaliso (in verità sto gia lavorando a quello successivo...) Cliccando sul link trovate le ultime 2 pubblicazioni della serie “Sussidi Tecnici” usciti fin’ora. Per la cronaca, quello che sto terminando ora è il numero 15. In attesa di rimettersi a lavorare su Radio Punx #2

venti idee cerca qualche amico per redazione copiaaccendi il cervello-- mowgli copia 2 Tutti i diritti delle immagini riportate sono MIEI! Bah…

L’inchiostrato Bremmi.

Il fumetto sulla Protezione Civile (riciclo di post)

E’ in distribuzione in questi giorni nelle scuole dell’obbligo della provincia del Medio Campidano, un opera di 16 tavole realizzate interamente dall’associazione culturale Chine Vaganti nel 2007: Protezione Civile, storia a fumetti. Lavoro di squadra che ha l’obiettivo di divulgare il lavoro e gli sforzi della Protezione Civile italiana. Il fumetto racconta di Elisa e Marco, due giovani che si avvicinano al mondo della protezione civile e, attraverso 4 brevi aneddoti del responsabile coordinatore Dario, si analizzano 3 tra i vari ambiti d’intervento in cui opera l’organizzazione.

Matite dell’intero fumetto: del sottoscritto. Chine: Simone Figus. Colori: Luca Usai e Maurizio Nonnis. Storia a 4 mani di: Marcello Lasio, Daniele Mocci, Andrea Pau e Massimiliano Marongiu…. tutti soci dell’associazione Chine Vaganti.

Giusto per intenderci, è stato un gran gran lavoro che mi ha aiutato tanto a crescere nella mia esperienza di fumettaro. Ma soprattutto, a mio parere, una preziosa esperienza per la nostra associazione che ha avuto modo di lavorare finalmente di squadra, condividendo esperienze, talenti e conoscenza del mestiere. Bravi noi. Qui di seguito, un assaggio del fumetto con 4 delle 16 tavole.

N,.B: queste 4 tavole possono essere lette separatamente dal resto del fumetto, poichè i 3 mini fumetti presenti nell’intero albo fanno storia a se. E’ la sapiente mano di Massimiliano che, con delle tavole di congiunzione tra l’una e l’altra storia, ha unito tutto in un unica opera. Se invece siete interessati a leggere un’ altro episodio, cliccate pure qua!

Cliccate sulle immagini e BUONA LETTURA!


L’inchiostrato Bremmi.

Genesi di un fumetto (riciclo di post)


Scrocchiamo un intervento scritto da Andrea Pau, il mio sceneggiatore, sul blog di RADIO PUNX... e ce lo incollo pari pari nel mio blog! Perchè mi piace ed è interessante. In verità gia lo avevo copiato nel mio blog delle Scartoffie, ma qui è il posto più adatto per questo tipo di interventi. Buona Lettura!

"Bentornati sulle frequenze della radio che non deve chiedere mai. Oggi vogliamo parlarvi di come nasce una tavola del vostro fumetto preferito. Il discorso sarà tecnicissimo e per l'occasione non verrà utilizzata nemmeno una volta la parola "cazzo". La prima immagine che vedete qua sotto è la prima versione della sceneggiatura della tavola 5 di Radio Punx, realizzata dallo scrittore, Andrea Pau. Ricorda un po' le sceneggiature di G.L. Bonelli, però senza Tex.Il nostro beneodiato soggettista, infatti, ogni volta che deve scrivere una sceneggiatura utilizza il suo già scarso tempo a disposizione in maniera tutt'altro che ottimale. Nella nu economy non durerebbe due giorni. Infatti, invece di mettersi subitaneamente alla tastiera del pc e scrivere -come dio Berardi comanda- ciò che avviene nelle pagine, egli si piazza alla scrivania con penna bic in mano, e butta giù un rozzissimo storyboard. "Mi serve per visualizzare la tavola" mente il mentecatto. Subito dopo il nostro osceno sceneggiatore decide di trasferire su file openoffice la pagina che ha visualizzato su carta da fotocopiatore. Ecco il risultato.



TAVOLA 5.

1. MB del signor Balena che parla a Pico, di spalle di quinta. Balena ha l’espressione ottusa del tutore della legge che non viene incontro al contravventore.

PICO: E ora cosa cazzo vuole, signor Balena?

SIG. BALENA: Un po' di rispetto, Pico Lorenzi! Sei in ritardo per la quarta volta, questa settimana!

2. PP del signor Balena con ghigno soddisfatto che gli deforma la faccia, dietro di lui Pico è arrabbiato e consapevole del fatto che il bidello stia cercando di sbarazzarsi di lui. Perché? Lo verremo a sapere nei prossimi episodi (non spiare, dato che tu già lo sai!)

SIG. BALENA: Seguimi, ti porto dal preside.

PICO: è il suo modo di vendicarsi, eh, vecchio bastardo?

3-4. Balena e Pico, di quinta di spalle sulla sx, osservano un piccolo corridoio dove si nota la porta dell’ufficio del preside. La parete a fianco alla porta è occupata da alcune sedie, tipicamente scolastiche. Su una di esse è seduto Raniero, che sembra sbattersene altamente di tutto e tutti e osserva il fumo che esce dalla sua stessa bocca come se contasse solo quello al mondo. È seduto in maniera comoda e strafottente sulla sedia, e fuma con nonchalance.

SIG. BALENA: Non capisco di cosa parli. Accomodati

PICO: ?

5.6.7.8. lunghe e strette sulla stessa striscia.

Le quattro vignette sono una vista frontalissima del piccolo corridoio dove stanno le sedie e la porta dell’ufficio del preside. Noi vediamo questi elementi come se fossimo perfettamente perpendicolari davanti ad esse.

A cavallo tra la vignetta 5 e la 6 è seduto Pico, che tende la mano verso Raniero, che sta tra la 6 e la 7. Nella 8 vediamo aprirsi la porta dell’ufficio del preside, che vi fa capolino (questa espressione è caduta in disuso nel '58 ma rende l'idea).

Ricorda ciò che diceva Fellini degli spazi vuoti tra le vignette. Da noi hanno un’importanza fondamentale. Quella che sembra una fotografia statica e frontale del corridoio, è invece una lenta panoramica in cui il tempo va avanti assieme alle chiacchiere dei due ragazzi.

5.

PICO: Dal preside appena entrati, dev'essere un nuovo record.

Comunque, io sono Pico.

6.

RANIERO:Piacere, Raniero.

Pico? Lo stesso Pico che sta mettendo su un gruppo?

PICO: Proprio lui.

7.

RANIERO: Io suono il basso. Può interessare?

PICO: Come no? Ci manca proprio un bassis...

8.

PRESIDE: Entra, Raniero.

RANIERO: Cristo! Ci si vede dopo, ok?



Dopo codesto scrivere in bella forma, il nostro imbrattacarte manda via mail la sceneggiatura al prode Jean Claudio Vinci.

Il disegnatore più veloce del West Sardinia (è chiamato Moviola per questa sua caratteristica) manda quindi al solido scrittore una prima bozza della pagina. Il Pau, a questo punto, può essere molto soddisfatto della bozza, abbastanza soddisfatto della bozza, per niente soddisfatto della bozza. Di solito lo è abbastanza, quindi discute col Vinci delle eventuali modifiche da apportare. Il Vinci apporta, spesso mettendoci del suo. Se il Pau approva, le modifiche apportate dal Vinci diventano definitive. Un vero lavoro di squadra, che rende i ragazzi felici e contenti. A questo punto il Moviola si mette sotto a lavùrar e poco dopo manda al Pau la tavola definitiva, col lettering finale.Il risultato, solitamente, regala al pennivendolo un'ebete espressione di estasi. Dopo aver ripulito dalla bavetta la tastiera del pc, il nostro dà quindi l'ok al disegnatore, che di sua iniziativa dice che vuole provare a dare un po' più di profondità con i grigi. Lo scrittore in erba bestemmia il bestemmiabile, poi acconsente. Il risultato finale è il seguente."Cazzo!" pensa il prode scribacchino, con le lacrime agli occhi. "In effetti aveva ragione il simpatico chinatore". Ah, ho usato la parola cazzo. E vabbè, so che apprezzate il linguaggio greve, quindi non fate quella faccia. Dicevamo... La tavola è completa di tutto. Ora manca solo da perdere varie diottrie nell'impaginazione. Poi manca solo da avviarsi verso la stamperia clandestina. Poi manca solo di attendere la stampa. Poi manca solo di vendere le copie. Poi manca solo di scrivere il capitolo successivo. Poi, poi, poi. Che bella la vita del fumettaro autoproducente! Cazzo!"

L'inchiostrato Bremmi.

A di 'bbì mannu e bonu... e pizzicorràu in sa co'!

Benvenuti nuovi lettori
e benritrovati ai vecchi lettori de “Le Scartoffie di Jean Claudio”.

Inauguro oggi il nuovo blog dedicato esclusivamente ai disegni e ai fumetti di mia produzione. Spazio… diciamo… un po’ più serio, professionale… nei limiti nella mia persona, che a detta di alcuni, scarseggia di professionalità (tsz)!

La “Cartella” cosa conterrà? Se “Le Scartoffie” rappresentava idealmente la mia scrivania, piena di ogni più strana curiosità, spaccati della mia vita, passioni, interessi, cinema e fumetto… la cartella sarà la versione “riordinata” del mio tavolo da disegno. Presenterò qua i miei lavori, completi o in corso d’opera, aspettando commenti, domande, critiche e proposte….e contratti, magari!

Seguitemi: farò in modo di aggiornare spesso questo spazio, abbellirlo e arricchirlo nel tempo, senza chiaramente trascurare l’affezionatissimo “Le Scartoffie di Jean Claudio”, al quale vi rimando per leggere tutto il resto che fa di me la strana persona che sono!

Ancora un benvenuto…e come dicono in teatro: “merda-merda-merda!!”

L’inchiostrato Bremmi.