Eccomi di ritorno dall’ormai appuntamento annuale del Lucca Comics and Games, edizione 2009. La Toscana è sempre meravigliosa e ci torno molto volentieri. Io e Andrea siamo partiti in macchina (con la sua… la Polo è rimasta a casa ad aspettarmi) alla volta di Olbia per prendere la nave. E stranamente, siamo partiti in preda all’ansia, poichè quei graaaaaandi simpaticoni della copisteria cagliaritana ci hanno fatto un casino con le stampe di Radio Punx e ho dovuto passare la mattina a sanluri per stampare delle copie di emergenza. L’abbiam finita in nave che grappettavamo le copie dell’episodio 2 e 3 in cabina.
Giustamente, se due fumettisti partono per il Lucca Comics, il viaggio non può che essere all’insegna dei cartoni e dei fumetti: ci fermiamo ad Abbasanta a prendere un caffè (sulla strada per Olbia) e la radio del bar trasmette le note di Cristina D’Avena (“io sono Cristiiiina, e adesso lo saaaai, che mi piace cantare blablabla son fatta così”); la nave non poteva che essere la Moby Lines della Warner Bros, tutta colorata e decorata dai Looney Toons ecc…

I compagni del corso: grande gruppo, talentuoso e con tanta voglia di creare quanta ne abbiamo io e Andrea. Grazie a tutti quelli con cui, in cosi poco tempo, son riuscito a fare una chiacchierata, una battuta, un confronto artistico… Chiaramente, da bravi sardi, io e Andre abbiamo sferrato il nostro “attacco di accoglienza”, fornendo mirto e copie di Radio Punx a tutti. Abbiamo dato il via a una serata piacevolissima dove tutti sorseggiavano mirto e guardavano i reciproci book, dove ci si è conosciuti meglio, si è riso, scherzato, ci si è presi a colpi (grande Elena!), si è rotto quel ghiaccio che magari c’era ancora tra qualcuno. Insomma, socc’mel a tutti!
E dopo il corso, si è entrati nel pieno della fiera di Lucca, dentro le mura della meravigliosa città antica, ferma nel tempo e cara nel prezzo! Ma sempre Lucca è. Padiglioni stracolmi di gente, autori gentilissimi ai quali abbiamo dato in mano Radio Punx, mostrato i nostri lavori, autori cordiali e amichevoli che non solo ci hanno concesso il loro tempo, ma che ci hanno anche riempito di complimenti. Un grazie speciale va a tutti loro. Accardi in primis! Ormai sono il suo fan numero 1, ahah! O il suo rompipalle numero 1, dipende! E chiaramente c’erano i numerosissimi cosplayers, amati dai lettori di fumetti, odiati dagli autori di fumetti. Io li stimo, almeno quei cosplayers seri che lavorano sui vestiti, sulla somiglianza con i personaggi, che fanno spettacolo e si divertono nel farlo. Bravi.


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L'inchiostrato Bremmi.
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